1. |
Io e la collina
03:57
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IO E LA COLLINA
(P.Rossato)
Parlami non ti rispondo non ci sono non ci sono più da
tanto tempo ormai
Raccontami non mi racconto se non vedo gli occhi tuoi e uno
spiraglio ormai
Parlami non ti rispondo non ci sono non ci sono più da
troppo tempo ormai
Raccontami non mi racconto se non vedo gli occhi tuoi e uno
spiraglio di noi
Non mi fido non mi fido non mi fido più ! che delle mie mani
non mi fido non mi fido non mi fido ma ti guardo
Facili discorsi vuoti di parole a stampo inutili
quotidiani gesti ripetuti senza senso inutili
fiumi di persone in corsa ed io mi sento persa impossibile
preferisco ritornare sulla mia collina a scrivere di
me
che faccio prima io!
e la collina
Parlami non ti rispondo non ci sono non ci sono più da
troppo tempo ormai
Raccontami non mi racconto se non vedo gli occhi tuoi e uno
spiraglio di noi
Non mi fido non mi fido non mi fido più ! che delle mie mani
non mi fido non mi fido non mi fido ma ti ascolto
Chiedimi “Come ti va?” e poi fai finta di non aver detto niente
perditi nel movimento lento delle nuvole con un rammarico
non è colpa tua, fai solo parte di un copione di bassa qualità
non hai colpa ma permetti che mi senta sola di fronte al vuoto?...
Facili discorsi vuoti di parole a stampo inutili (parlami non ti rispondo, non
quotidiani gesti ripetuti senza senso inutili ( ...troppo tempo, ormai)
fiumi di persone in corsa ed io mi sento sola impossibile
preferisco ritornare sulla mia collina a vivere
con un caffè,
il MIO caffè
macchiato freddo,
ben mescolato
fiumi di persone in corsa ed io mi sento persa impossibile
preferisco ritornare sulla mia collina a vivere col mio
caffè (parlami non ti rispondo non ci sono non ci sono più
macchiato tanto tempo ormai)
freddo
davanti al
Collio (parlami non ti rispondo, io non ci sono non ci sono più da
e un po' di vino troppo tempo, ormai)
che non fa mai male (raccontami non mi racconto se non vedo gli occhi tuoi e uno
un Cabernet od un Merlot spiraglio di noi)
...io... e la collina.
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2. |
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L FIORE COL CODICE A BARRE
(P.Rossato)
C'è un fiore col codice a barre venduto in offerta
che passa sul nastro di questa giornata che scivola storta
tra pacchi di pasta, caffè e la solita assenza
macchiata da troppi pensieri e da scarsa esistenza.
Ma il fiore col codice a barre è un concetto sbagliato
è amore che passa sul nastro alla cassa di un supermercato
è nuvola di panna, è promessa di Natale
è beffa all'intelligenza, è un miracolo artificiale.
E' come il processo chimico che ci si ostina a chiamare amore
sarà che non ci ho mai preso e non ho voglia di tentare
sarà che ho cambiato le chiavi e riportato la sabbia al mare
sarà che ho già chiuso la porta e non ti ho fatto ritornare.
Ma dimmi dove stiamo andando che non vedo più la strada
ma dimmi cosa stiamo facendo e quanto ancora vuoi che vada
questa macchina senza pilota, questa macchina senza pedali
questa storia consumata da gesti lenti, spenti e uguali
Il fiore col codice a barre è un assioma fallato
è un “per sempre” che viaggia e si schianta contro un tempo determinato
è vita che stai a guardare dalle scale di un giorno arreso
sui resti di un attimo buono, interrotto e mai ripreso.
Perché il fiore col codice a barre è quello che siamo insieme
siamo noi, lanciati dalla chimica e atterrati non si sa dove
siamo noi che vestiamo i giorni in modo innaturale
siamo un fiore sbancalato dentro a un centro commerciale.
Ma dimmi dove stiamo andando che non vedo più la strada
ma dimmi cosa stiamo facendo e quanto ancora vuoi che vada
questa macchina senza pilota, questa macchina senza pedali
questa storia consumata da gesti lenti, spenti e uguali
Il fiore col codice a barre è vendita di un ideale
ridotto a merce di scambio da scegliere o da scartare
è amore sbrigato di fretta che in fretta passa e non rimane
è un pensiero piantato in serie... è un pensiero seriale!
Il fiore col codice a barre è natura innaturale
poesia astratta offesa dalla logica commerciale
che costi 1 euro soltanto poi è un'altra faccenda
ma il fiore col codice a barre è una roba tremenda.
Ma dimmi dove stiamo andando che non vedo più la strada
ma dimmi cosa stiamo facendo e quanto ancora vuoi che vada
questa macchina senza pilota, questa macchina senza pedali
questa storia consumata da gesti lenti, spenti e uguali
Di menti arenate ed arrese e un sistema venduto
il fiore col codice a barre è l'emblema assoluto
per quello che mi riguarda, per quello che ho imparato
il fiore ha senso soltanto nel mezzo di un prato.
C'è un fiore col codice a barre venduto in offerta Ma dimmi dove stiamo andando...
che passa sul nastro di questa giornata che scivola storta ma dimmi cosa stiamo facendo...
tra pacchi di pasta, caffè e la solita assenza questa macchina senza pilota...
macchiata da troppi pensieri e da scarsa esistenza. questa storia consumata...
C'è un fiore col codice a barre venduto in offerta Ma dimmi dove stiamo andando...
che passa sul nastro di questa giornata che scivola storta ma dimmi cosa stiamo facendo...
tra pacchi di pasta, caffè e la solita assenza questa macchina senza pilota...
macchiata e consumata da gesti lenti, spenti e uguali questa storia consumata...
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3. |
Ballata piccola
03:14
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BALLATA PICCOLA
(P.Rossato)
Le cose piccole son le più facili da dimenticare
passano rapide sembrano insipide non si fanno notare
son come polvere che gira intorno e non si fa vedere
si posa accanto all'ordine del giorno puntuale
le cose piccole tengono il tempo scandiscono i minuti
le cose piccole sono certezze su cui contare
non si rassegnano se trascurate ma sanno aspettare
le cose piccole sono una pagina da conservare
e si riuniscono con me al caffè della mattina
e si stropicciano distratte gli occhi quando fa sera
e si rallegrano fuori a guardare che non piove più
e ringraziano di essere vere
E HO BISOGNO DELLE COSE PICCOLE PER NON CADERE
HO BISOGNO DI AMORI PICCOLI PER POTERMI RIALZARE
C'E' BISOGNO DI PICCOLE COSE PER POTERSI SALVARE
HO BISOGNO DI COSE DA NON... LASCIAR ANDARE
Le cose piccole io le ho scordate per una distrazione
mentre correvo come d'abitudine ma senza direzione
tenendo il ritmo sostenuto e isterico del mondo circostante
mi sono fatta recluta obbediente...
ma quando corri e vai sempre più forte, poi non ti sai fermare
le cose piccole io le ho perdute smettendo di guardare
mi sono ritrovata a fiato corto davanti a un prato
le cose piccole eran fili d'erba, eran fili d'erba.
e si riuniscono con me al caffè della mattina
e si stropicciano distratte gli occhi quando fa sera
e si rallegrano fuori a guardare che non piove più
e ringraziano di essere vere
E HO BISOGNO DELLE COSE PICCOLE PER NON CADERE
HO BISOGNO DI AMORI PICCOLI PER POTERMI RIALZARE
C'E' BISOGNO DI PICCOLE COSE PER POTERSI SALVARE
HO BISOGNO DI COSE DA NON...
E HO BISOGNO DELLE COSE PICCOLE PER NON CADERE
HO BISOGNO DI AMORI PICCOLI PER POTERMI RIALZARE
C'E' BISOGNO DI PICCOLE COSE PER POTERSI SALVARE
HO BISOGNO DI COSE DA NON....LASCIAR ANDARE
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4. |
Non dormo
04:57
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NON DORMO
(P.Rossato-L.Dorotea/P.Rossato)
Da 15 anni il mio lavoro è fisso a tempo indeterminato
ho due figli maggiorenni, un cane, l'auto ed anche il mutuo agevolato
“Dottore, gira tutto, sono stanca, piango spesso e non capisco
sarà che non son più così efficiente e non resisto...”...
La diagnosi evidenzia stati ansiosi e nervi fragili al lavoro
ferite che non sono ricucibili con semplice ago e filo
dicevano “veloce, siamo in pochi e quanta roba c'è da fare”
la crisi aumenta in fretta le esigenze e affila i tagli al personale
Eppure sono stata molto attenta chiedevano qualcosa ed ero pronta
seguivo con scrupolo aziendale ogni precauzione per non farmi male
Ma ormai non dormo finché fuori non fa giorno io non dormo non ci riesco
e non esco non ho voglia di far niente, fisso il muro neanche mi svesto
batte il cuore così forte che non riesce a rallentare ma non capisco
siedo e aspetto ma non vedo più una fine né un inizio né un progetto
e mi dico “Pensa a chi è meno fortunato, a chi è meno fortunato, a chi è meno fortunato...”...
Dentro aspetto, lascio appesa la mia mia vita in armadietto come un cappotto
poi la riprendo, ma l'uscita è solamente un girotondo verso il rientro
vedo nero la mia vita si è fermata contro a un muro io non lo sapevo
non respiro mi ripeto a disco rotto per fortuna ho un lavoro...ho un lavoro...ho un lavoro...
Mi han detto “corri” ma più corro e più mi spezzo e più lo so che non gli basta
non mi resta che convincermi che smetter di pensare sia la risposta
ma batte in testa questa corsa forsennata ad una fine che non si sposta
son guardata a vista d'improvviso inadeguata e intrappolata come una mosca
Ormai non dormo finché il sole non risale io non dormo non ci riesco
e non esco non ho voglia di far niente, fisso il vuoto neanche mi svesto
batte il cuore così forte che non riesce a rallentare ma non capisco
distesa aspetto ma non vedo più una fine né un progetto solo un soffitto
Il cuore batte, scandendo il nostro tempo come un pattern
e più gli corro dietro e più è distante
immerso nei problemi di cui sono parte
perché di soluzioni io non riesco più a trovarne
ho un capo che mi pressa, chiaro che mi stresso
poi lo stress mi resta addosso, me lo porto appresso
son schiacciato dal lavoro e perdo un po' me stesso
sto perdendo pure il sonno, pure il senno, pure il resto
e nel buio mi confesso ma ho perso pure Dio
siamo soli io e la sveglia, mi risponde il ticchettìo
lo dico anch'io che qui pare che se sto sveglio il mondo smette di girare,
quindi non dormo e sto a guardare e piglia male... amen...
Il mio operato che era mani, sangue e cuore adesso è un dato ed è dovuto
e va ripetuto ma tiro il fiato ripensando a tutti i conti che ho già pagato
si è spezzato qualche cosa nella testa ha fatto “click” ed è partito
è colpa mia, sono sempre troppo stanca avevo tutto ed ho fallito...ho fallito...
Di giorno dormo finché il sole non tramonta stacco e dormo così mi spengo
ma piango e penso al costante fallimento di una vita che ora rimpiango
batte il cuore così forte che non riesce a rallentare e fa rumore
distesa e aspetto ma non vedo più una fine né un inizio ho perso tutto
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5. |
A volo lento
04:21
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A VOLO LENTO
(P.Rossato)
Mi muovo di notte con passo leggero più piano a non fare rumore
nei vicoli già addormentati ritrovo parole
tra fili di panni già stesi e vecchie persiane io sono
falena notturna che accenna un adagio e si appresta a danzare
Ascolto il silenzio alzare il volume e gridare più forte l’assenza
di incroci affollati, semafori, voci e rincorse perdute in partenza
mi affido ad un soffio di vento sospesa e mi incanto, in attesa
mi lascio cadere più in alto, e con battito d'ali, sorpresa, io
vivo e sorrido ai vecchi lampioni del borgo e respiro
ogni soffio di vento e con danza di mani
disegno il mio canto ed è festa di stelle e di foglie fra i rami,e
vivo e sorrido ai vecchi lampioni del borgo e respiro
ogni soffio di vento e con danza di mani
disegno il mio canto ed è festa di foglie fra i rami
La notte giù in centro risuona degli ultimi passi lontani
mi muovo sicura nell'ombra, riprendo incostante il mio battito d’ali
dipingo nell’aria il mio canto di vento con danza di mani
mi perdo tra i suoni dell'alba e dirigo un’orchestra di rami e.....
vivo e sorrido ai vecchi lampioni del borgo e respiro
ogni soffio di vento e con danza di mani
disegno il mio canto ed è festa di stelle e di foglie fra i rami,e
vivo e sorrido ai vecchi lampioni del borgo e respiro
ogni soffio di vento e con danza di mani
disegno il mio canto ed è festa di foglie fra i rami
...ed è festa di stelle e di foglie fra i rami,e
vivo e sorrido ai vecchi lampioni del borgo e respiro
ogni soffio di vento e con danza di mani
disegno il mio canto ed è festa di foglie fra i rami
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6. |
Facile
04:31
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FACILE
(P.Rossato)
Cadono a terra pesanti le frasi sospese
dietro ad un velo hai nascosto silenzi, ho nascosto le attese
muoviti in fretta e ritira i copioni bagnati di pioggia e bugie
muoviti che si alza il vento e il sipario non tiene.
E' stato l'inizio di un niente ed il niente è restato
stretti nel nostro presente riempiamo d'aceto un vaso bucato
muoviti in fretta e costringo i tuoi occhi a un amore preteso
danziamo l'eterno ed intanto il sipario va giù.
E adesso chiudi gli occhi, non pensare
volteggia in questa bolla di sapone...
E' più facile tenere le distanze
è più facile vestire le apparenze
è più facile lasciare che la vita passi piano piano... sopra noi.
Cadono a terra pesanti le frasi sospese
spezzano sagome mute di mani ormai vuote e arrese
Siamo stati quasi solo consuetudine
di caffè, di spazi vuoti e quieto vivere
abbracciati al niente
abbracciati a niente …
E' più facile tenere le distanze che decidere
tacere altre esigenze e non deludere
lasciare che la vita passi sopra le omissioni e piano le consumi
E' più facile vestire spazi vuoti con le favole
di tutti i nostri giorni spesi a ridere
per non sentire che è solo abitudine...
E' più facile tenere le distanze che decidere
tacere altre esigenze e non deludere
lasciare che la vita passi sopra le omissioni e piano le consumi
E' più facile riempire spazi vuoti con le favole
di tutti i nostri giorni spesi a ridere
per non sentire...per non sentire...per non sentire che siamo abitudine
Cadono a terra pesanti le frasi sospese,
cadono a terra ed intanto il sipario va giù.
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7. |
E' ancora casa
04:13
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E' ANCORA CASA
(P.Rossato)
Chiedete permesso e togliete il cappello
in punta di piedi che è ancora casa anche se è casa a tempo
si sputano prezzi su pezzi e ricordi e crocchette del cane, e foto in costume
di chi fa valigia e poi muore ma ti apre la porta e rimane...
avanti c'è posto che lei ha la bocca cucita, e distanza imparata
e modi composti, e passaggi già visti e braccia conserte, e la vita in disparte
ma chi se ne frega se una storia è finita, c'è scritto “fallita”
che la casa è un affare e come tale è venduta
che il cuore è polvere sporca strappata alle suole all'entrata
che il cuore ha la voce degli occhi e non viene guardata
che è il niente che non c'era stato, che è carne strappata dai cani
che è alito sporco sui vetri che è impronte golose di mani
che il cuore è polvere sporca strappata alle suole all'entrata
che il cuore ha la voce degli occhi e non viene guardata
che è il niente che non c'era stato, che è un colpo improvviso e poi il vuoto
che è è un grido che resta sospeso, è mancanza di fiato
e il caffè lasciato a freddare e la tv accesa e i panni a lavare
contorni neri alle pareti di quadri già venduti ed imballati
e ricordi calpestati, nudi e vuoti
e il gatto che mi guarda e ha già capito
e passi incostanti sul pavimento e dentro alla testa
a scandire il tempo imperfetto di ciò che era e tra il niente che resta
c'è lei che guarda distante e non ha più niente da dire
lei che saluta con garbo, chiude la porta e poi... conta le ore.
che il cuore è polvere sporca strappata alle suole all'entrata
che il cuore ha la voce degli occhi e non viene guardata
che è il niente che non c'era stato, che è carne strappata dai cani
che è alito sporco sui vetri che è impronte golose di mani.
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8. |
Che oggi no
04:12
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CHE OGGI NO
(P.Rossato)
Voglio tornare a dormire, chiudere gli occhi e partire dove non c'è movimento e tutto gira più lento
sostare a luci spente nel mezzo dei miei sogni e di un bel niente, io!...
...voglio tornare a dormire, invertire la rotta ed andare dove non c'è più ragione di correre senza un motivo reale
ho voglia di prendere tempo per chiudere piano e bene! Le persiane
ho voglia di andare a dormire sognare tra piume e cotone
pigrizia e fantasia, arte e dannazione
sanissima scelta interiore, di stelle e di meditazione
che oggi no non c'è ragione di correre, non c'è la fretta di scegliere
non c'è ragione di esistere solo per stare ad insistere, no
oggi mi prendo le favole, scene con luci bellissime, voglio fermarmi e lasciare
e stare a guardare da qui
Ho voglia di dare le spalle a una strada di gente che ha fretta, alle borse della spesa, al marito che è a casa ed aspetta
agli autobus, agli incroci, a doveri di cortesie e a troppe voci
ho voglia di dare le spalle a resti e giustificazioni che oggi non è giornata e mi girano un po' le stagioni
ho voglia soltanto di stare, ho voglia soltanto di stare e stare... bene
ho voglia di dare le spalle a critiche e luoghi comuni
mi giro dall'altra parte impermeabile a distrazioni
pioggia fitta si attacca alla pelle, io respiro una notte di stelle...
che oggi no non c'è ragione di correre, non c'è la fretta di scegliere
non c'è ragione di esistere solo per stare ad insistere no
oggi mi prendo le favole, scene con luci bellissime, voglio fermarmi e lasciare
e stare a guardare....
oggi no, non c'è ragione di correre, non c'è la fretta di scegliere
non c'è ragione di esistere solo per stare ad insistere no
oggi mi prendo le favole, scene con luci bellissime, voglio fermarmi e lasciare
e stare a guardare...
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9. |
Confine
05:12
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CONFINE
(P.Rossato)
Dimmi se vale la pena, se c’è ancora qualcosa
da mandare avanti
dimmi se esiste un respiro che resti e non passi
per poi ritornare
non ho più troppe parole da dare e da dire
e non ho più silenzi
il resto son io che provo a provare, le mie carte
e gli orari dei treni
Dimmi che c’è ancora posto per qualche parola
in un mare di niente
dimmi che sbaglio e non sbaglio, che è peggio, che è meglio
ma sono importante
stringimi dentro, camminami accanto,
ricopri di canto i silenzi
dammi un sorriso che penetri a fondo e che resti
per tutti i momenti
Dimmi che dopo quest’ultimo giorno
hai la forza per correre avanti
tanta da rompere muri di sabbia
spezzare con odio quest’odio imponente
dimmi che hai cuore abbastanza per darti la mano
e strapparti al silenzio
dimmi soltanto che comunque vada
continui a tenerti presente
in un mare di niente
dimmi che sbaglio e non sbaglio, che è peggio, che è meglio
ma sono importante
stringimi dentro, camminami accanto,
ricopri di canto i silenzi
dammi un sorriso che penetri a fondo e che resti
per tutti i momenti
Dimmi che ancora ci sei
che vivi e respiri con me in ogni istante
che guardi con occhi bambini e brillanti
quel mondo da cui ti proteggo tremando
Io fragile e forte con questo mio cuore
ti avvolgo e riscaldo di sogni i tuoi sogni
per tenerti in vita, per darti la vita
per viverti dentro e lasciarti giocare
per Riderti dentro,
ed andare.
Dimmi che ti sentirò ogni volta che mi
sembrerà di cadere
in ogni sorriso, ogni scatto, ogni ultima scossa che riporta vita
al mio spirito stanco
dimmi che quando vorrò averti accanto
vedrò la tua ombra e avrò caldo nel cuore
dimmi che comunque vada ci sei, ci sarai,
ci sarai sempre stato
Dimmi che ancora ci sei
che vivi e respiri con me in ogni istante
che guardi con occhi bambini e brillanti
quel mondo da cui ti proteggo tremando
Io fragile e forte con questo mio cuore
ti avvolgo e riscaldo di sogni i tuoi sogni
per tenerti in vita, per darti la vita
per viverti dentro e lasciarti giocare
per Ridere Dentro... ed Andare!
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10. |
L'uomo delle parole
03:38
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L'UOMO DELLE PAROLE
(P.Rossato)
L'uomo delle parole parla e non sa parlare
sparisce dietro a una promessa facile poi si dimentica di ritornare
l'uomo delle parole parla e non si sa fermare
mi lascia appesa a un filo così fragile ed io non so cadere...
L'uomo delle parole danza una magia infernale
corre in volata ma rispetta il limite, mi gioca forte ma non si fa male
l'uomo delle parole va se gli va di andare
mi lascia appesa a un filo che si spezza ed io non so cadere...
E prendi la mia mano, prendila e portami su sopra il regno nero dei “non sarà”
e lega i pensieri ad un filo sottile e tutto, vedrai...
L'uomo delle parole c'è, ma è stanco di giocare
offre il caffè nel regno delle ipotesi, cambia il presente col condizionale
l'uomo delle parole è sazio, ha già appagato il cuore
mi lascia appesa a un filo che si spezza ed io non so cadere...
E prendi la mia mano, prendila e portami su sopra il regno nero dei “non sarà”
e lega i pensieri ad un filo sottile e tutto, vedrai, filerà
e prendi la mia mano prendila e portami su sopra il regno nero dei non si puo'
e lega i miei sogni ad un filo sottile e tutto, vedrai...vedrai.... filerà...
...poi si dimentica di ritornare...
...mi lascia appesa a un filo che si spezza... ed io... ed io...
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11. |
Sfumature di blu
03:37
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SFUMATURE DI BLU
(P.Rossato)
Da un po’ non riesco più a vedere le sfumature di blu
da un po’ non riesco più a capire quante canzoni fa
mi sono stretta lì immobile in un angolo
Parole che non riesco ad afferrare si inseguono frenetiche
e quotidiane corse a ostacoli spezzano il fiato, non respiro più
e in mezzo ai vicoli, tra i semafori non mi trovo più, non mi sento più
ma è proprio adesso che vorrei cadere giù a toccarmi l'anima è troppo ripido
e ho solo battiti di un cuore in musica sono in un vortice di ore che passano
non ho respiro, mi si spezza l'anima, adesso
a fotografare un momento, respirare più a fondo
insegnami a difendermi dai miei limiti consapevoli
e sono fragile, fragile
E non so dipingere, mi perdo a correre in un labirinto di cemento e polvere
e non vedo più, e non sento che le mie catene di giornate immobili, adesso
Aiutami ad uscire da questo maledetto cerchio di abitudini
a fotografare un momento, respirare più a fondo
insegnami a difendermi dai miei limiti consapevoli
rimani e scrivimi parole che non riesco più a trovare, ridipingimi
dei colori che avevo, che non so più guardare
insegnami a difendermi dai miei limiti forti e inutili
e sono fragile fragile,
Da un po’ non riesco più a vedere... le sfumature di … blu.
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12. |
Il mio tempo perfetto
04:23
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IL MIO TEMPO PERFETTO
(P.Rossato)
Tutta la sera passata a guardare il civico 7 sul muro di fronte
tutta la sera ed ero rumore invisibile
tutta la sera a chiedermi che cosa c'era e non c'era da fare
tutta la sera sospesa, instabile
e ho avuto minuti scanditi da un tempo perfetto
passati né lenti, né troppo veloci, soltanto distanti
come quei visi che non conoscevo e i pochi caffè che ho visto passare
il resto era attesa, era orologio sul muro, il resto era immobile,
il resto ero io.
E poi ho capito che quello era il tempo perfetto,
il tempo che ho perso da tempo, il tempo per stare di nuovo a
parlare con me
e poi ho capito che quello, quello era il tempo perfetto
il tempo che ho perso da tempo, il tempo per stare di nuovo a
parlare con me
Tutta la sera passata a guardare il civico 7 sul muro di fronte
tutta la sera ed ero rumore invisibile
tutta la sera a chiedermi che cosa c'era e non c'era da fare
tutta la sera sospesa, instabile
e ho avuto minuti scanditi da un tempo perfetto
passati né lenti, né troppo veloci, soltanto distanti
come quei visi che non conoscevo e i pochi caffè che ho visto passare
il resto era attesa, il resto ero io.
E poi ho capito che quello era il tempo perfetto,
il tempo che ho perso da tempo, il tempo per stare di nuovo a
parlare con me
e poi ho capito che quello, quello era il tempo perfetto
il tempo che ho perso da tempo, il tempo per stare di nuovo a
parlare con me
… il tempo che ho perso da tempo, il tempo per stare di nuovo a
parlare... con me.
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13. |
Emmi (Gr.)
03:58
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EMMI (Gr.)
(P.Rossato/P.Rossato-S.Giangaspero)
Amore, sorriso immenso che non so scordare
Amore mio, sguardo dolce e intenso, bello più del mare
Amore, luce nel mio cuore, grande più del sole
Amore mio vieni più vicino, tieni le mie mani
Amore mio, voleremo insieme come due gabbiani
noi saliremo in alto sopra le paure, oltre il temporale, amore...
...qui... c'è un cielo immenso e bellissimo,
da qui ti porterò tra le nuvole
da qui in volo sopra gli oceani
vedrai non saranno parole, vedrai non saranno parole ma grandi...
...cazzate. Malinconiche e vuote.
Scritte per fare i soldi da tre maramaldi o ingannare la noia davanti a un caffè. E sono tutte ca...
...zzate. Tragicomiche e astute
che funzionano bene per farmi una sana sco-perta di te.
Amore mio, libero e infinito battito di cuore
amore mio, sangue nelle vene, stella polare,
amore, sei aria pura da respirare, vento che scende e sale
Qui c'è un cielo immenso e bellissimo,
da qui ti porterò tra le nuvole
da qui in volo sopra gli oceani
vedrai non saranno parole, vedrai non saranno parole ma ancora...
...cazzate. Truffaldine ed argute.
scritte al tempo dei saldi da sette infingardi a lenire la noia di questo caffè. E sono tutte ca...
...zzate. Tendenziose e credute
che funzionano bene per farmi una sana scoperta di te.
...Ca...
...zzate. Ormonalmente idiote.
decantate dai bardi tra lazzi e bagordi a smorzare la noia davanti a un caffè. E sono tutte ca...
...zzate. Logorroiche ed antiche*.
Ma funzionano ancora per farti una sana sco-perta di me.
*Possibili varianti al testo da scegliere a seconda dell'umore dell'esecutore:
“rattrappite e obsolete / rattoppate e ingrigite / dozzinali e ritrite / riciclate e vendute”... e qualche versetto
nuovo, all'occorrenza.
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Paola Rossato Italy
La voce e la penna di Paola si sono formate sulle parole dei più grandi, da Fossati a Guccini, da De André a De Gregori, e sono state apprezzate e riconosciute dal panorama cantautoriale con numerosi premi ai concorsi di musica d'autore Con l'album “Facile”, è finalista alle Targhe Tenco 2018 nella sezione Opera Prima. ... more
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